lunedì 30 luglio 2012

2cuochiadomicilio va in vacanza...



Ciao a tutti,
con questo post ci salutiamo e vi diamo appuntamento per i primi di Settembre quando saremo pieni di novità da presentarvi e di post da caricare su questo piccolo spazio nato solo ed esclusivamente per farci conoscere e per darvi qualche idea utile.
E voi?...dove andrete in vacanza? cosa cucinerete? cosa mangerete? quale sarà il piatto che racconterete ai vostri amici al ritorno?...vi aspettiamo anche noi al ritorno per raccontarvelo!

BUONE VACANZE A TUTTI!

domenica 22 luglio 2012

Il Topinambur


Dico... ma è possibile che ogniqualvolta - e sottolineo ogniqualvolta - restiamo coinvolti in piacevoli discorsi legati alla gastronomia (o ancora più semplicemente quando siamo intenti a suggerire qualche ricetta...), alla pronuncia dell’ingrediente “topinambur”, scattino nei volti di che ci ascolta espressioni dubbiose (per non dire terrorizzate...)? Ciò ci ha fatto convincere che questo ingrediente, dalla forma variabile, spesso buffa, risulti ai grandi numeri pressoché sconosciuto. E allora dai, cerchiamo di conoscerlo insieme!



Il topinambur è un tubero commestibile (della famiglia delle Composite) dalla polpa carnosa e biancastra e dal sapore delicato e dolce, simile al carciofo, e vicino al gusto e alla consistenza della patata. È una pianta molto vitale, quasi infestante, che predilige terreni umidi, tanto che è facilissimo trovarlo in terreni vicini a corsi d'acqua. Ricorda il girasole, per via dei suoi fiori gialli. È conosciuto anche col nome di patata americana, patata del Canada, pera di terra, tartufo di canna, tartufala bastarda ed è originaria del Brasile.
La sua origine non è ancora certa, anche se prevale la tesi che sia originario delle praterie occidentali del Nord America e Canada, dove cresce spontaneo, così come cresce spontaneo nelle nostre regioni.
In Italia è coltivato in alcune zone del Nord e del Centro.
In Europa è coltivato soprattutto in Francia e Belgio.
Il topinambur è stato per decenni un alimento sostitutivo della patata, per anni abbandonato.


Può essere consumato crudo in insalata (tagliato a fettine sottili e condito con olio, prezzemolo e cipolla) o cotto, oppure ridotto in purea, sempre con l’aggiunta di burro. Infine, come le patate può essere fritto (una vera bontà!) o utilizzato per preparare delle frittelle.
La cottura è simile a quella delle patate. Ridotto a cubetti di un centimetro, cuoce in dieci minuti se lessato, venti minuti circa se stufato (il consiglio comunque è di non lessarlo perchè perde molto sapore)


Vi suggeriamo un modo sfizioso per cucinarlo. Fateci sapere…

Zuppa di topinambur e cannella

(dosi per quattro persone)

450g di topinambur - cipolla - olio extravergine d'oliva - una patata - 350 ml. di latte - 400 ml. di brodo vegetale - sale - cannella - parmigiano.

Fate soffriggere la cipolla con un cucchiaio di olio, aggiungere i topinambur e la patata sbucciati e tagliati a dadini e soffriggere qualche minuto.
Aggiungere alla preparazione latte e brodo, portare ad ebollizione e far cuocere a pentola coperta per 40 minuti circa. A cottura terminata frullare il composto, aggiungere il parmigiano, mescolare bene, aggiustare di sale e aggiungere la cannella.

giovedì 12 luglio 2012

Marmellata di Arance di Sicilia




Eccoci quì,
siamo nel pieno dell' estate e questo è il momento migliore per preparare una bella conserva. Un pò per la grande varietà di frutta e verdura che ci offre la bella stagione, un pò per poter poi gustare a pieno durante l'inverno quello che si è cotto e "imbarattolato". 
Bisogna rispettare poche ma fondamentali regole per la ottimale conservazione di quello che andremo a preparare tra cui, la corretta sterilizzazione dei vasetti di vetro e la accurata pulizia di quello che andremo a conservare.
Per i sott'oli esistono centinaia di ricette, vi citiamo quelle più preparate e provate personalmente: peperoncini ripieni, melanzane grigliate, peperoni scottati al forno, cipolle in agrodolce; potremmo proseguire all'infinito, come d'altra parte possiamo fare con la frutta: conserve, marmellate, composte, gelatine.
In questo post vi daremo una ricetta dell'ultima marmellata di arance tardive, in particolare della varietà Valencia; acquistate ad aprile, direttamente dalla Sicilia, succosissime, dolcissime, ma soprattutto NON TRATTATE!


MARMELLATA DI ARANCE TARDIVE VALENCIA

2 kg di arance Valencia non trattate
1.2 kg di zucchero semolato
il succo di un bel limone


Sbucciate a vivo la metà della quantità di arance lasciando meno parte bianca possibile sulla scorza. Tagliate a julienne la buccia dell'altra metà delle arance badando bene che non ci sia la parte bianca e sbollentatela in acqua, in maniera tale che perda l'amaro. Fate a pezzettoni la polpa di tutte le arance e mettetele a cuocere a fuoco bassissimo con lo zucchero in una pentola. Dopo mezz'ora aggiungete le scorzette a julienne e fate cuocere fino a quando la marmellata non avra' raggiunto la giusta consistenza (fate cadere con un cucchiaino un pò di marmellata su un piattino, se non cola è pronta), e a questo punto aggiungete il succo del limone.
Invasate il tutto nei vasetti ben sterilizzati e mettete a testa in giù in una pentola con dell'acqua fredda. Portate ad ebollizione e quando i vasetti avranno raggiunto "il sotto vuoto" togliete i vasetti dall'acqua e mettete a freddare ed asciugare.
La vostra marmellata è pronta!

domenica 1 luglio 2012

Birra Core e Cucina @La Martuccia - 29 Giugno 2012


Eccoci quì a raccontarvi la serata di Venerdì 29 Giugno.

In una serata caldissima (in tutti i sensi) di fine Giugno, gli ospiti della Birreria La Martuccia non vedevano l'ora di assaggiare i piatti del Menù proposto e di provare gli abbinamenti con le fantastiche birre del Birrificio Italiano.
Ore 21.30, si, con un pò di ritardo, si parte.
Le portate sono quattro. Partiamo con l'antipasto, un tris di peperoni friggitelli pastellati, rispettivamente ripieni di acciuga, pomodoro secco e 'nduja; in abbinamento la TipoPils. Come primo piatto la proposta era quella di rivisitare un piatto della tradizione, un risotto all'Amatriciana, preparato senza stravolgere la ricetta del sugo, cuocendo il riso in maniera semplice e leggera, ma aggiungendo nella mantecatura gli arachidi; in abbinamento la "calda" Ambershock. Per secondo abbiamo proposto un involtino di coscia di maiale, ripieno di prosciutto crudo, accompagnato da cubetti di ananas e una crema della stessa; tutto abbinato alla Bibock. Per finire la nostra proposta e' stata, forse,  quella più azzardata, ma secondo alcuni la più riuscita, un cestino con una crema pasticcera al limone con delle pesche "caramellate"; abbinate alla BiWeizen.
La serata si è conclusa con la presentazione dei 2cuochiadomicilio da parte del grande Lino di fronte agli ospiti e al mastro birraio Agostino Arioli, con cui abbiamo anche scambiato qualche piacevolissima battuta.
Speriamo di bissare al più presto!